Cosa fare in caso di decesso

Chiamate subito i nostri uffici di onoranze funebri al numero 0445 382411, attivo 24 ore su 24, tutti i giorni, festivi inclusi.
Un nostro incaricato vi risponderà e, se volete, vi raggiungerà al più presto per aiutarvi a risolvere qualsiasi problema.
Ci occupiamo di reperire tutta la documentazione necessaria presso la direzione sanitaria e di inoltrare tempestivamente la pratica negli uffici dello Stato Civile. Un nostro incaricato si occuperà di tutte le pratiche relative.
In questo caso è importante rintracciare il proprio medico di base, o chiamare il Pronto Intervento (118), per compilare la constatazione di morte.
Qualora il medico non sia in possesso della modulistica necessaria, o non sia possibile rintracciarlo, un nostro incaricato risolverà entrambi i problemi.
Se il decesso avviene per cause accidentali, avvisare i carabinieri (112) o polizia (113), i quali dopo gli accertamenti chiameranno l’impresa funebre e la salma verrà trasferita nell’obitorio dell’ospedale.
Un nostro operatore si occuperà per Voi di tutte le pratiche relative allo svolgimento del servizio di onoranze funebri. Nel personale dell’impresa Pido troverete tutta la competenza e la professionalità necessaria per seguirvi in questo Vostro particolare momento.

Consulenza e professionalità

Contattaci allo 0445/382411 o scrivici una email a pidovinicio@libero.it. Un nostro addetto ti darà le prime informazioni. Il servizio è gratuito ed attivo 24h/24h

Riti funebri e cerimonie

Il rito funebre, o funerale è il rituale civile o religioso che si celebra in seguito alla morte di una persona. È il momento più commovente e significativo, in cui viene commemorata la persona, dato l’ultimo saluto e viene espressa solidarietà alla famiglia attraverso la partecipazione. Le tradizioni, il credo religioso, l’appartenenza ad un gruppo sociale, le particolari volontà dei congiunti e quelle lasciate dal caro estinto rendono unico ogni atto funebre.

Per rito religioso cattolico, si sottintende il rito officiato da un sacerdote. Al momento della chiusura del feretro è impartita una benedizione. La S. Messa esequiale sarà celebrata nella Chiesa parrocchiale di riferimento rispetto all’abitazione in vita del defunto, al cospetto del quale parteciperanno alla liturgia i familiari intimi ed i parenti affini, oltre agli appartenenti alla Comunità. Dalla famiglia sono spesso accettate le offerte floreali ma possono anche essere date indicazioni per donazioni ad enti o associazioni a scopo benefico, al fine di onorare la memoria del congiunto.

Per rito religioso ortodosso, si sottintende il rito officiato dal pope (prete). Il funerale si svolge in tre parti. La prima è la veglia dopo la morte, detta Trisagio. In questa fase la preghiera è rivolta a Cristo. Il rito dedica grande attenzione e rispetto nei confronti del defunto e, durante la veglia non viene mai lasciato solo. È vietata l’illuminazione elettrica e sono contemplate candele e ceri a fuoco vivo. Terminato il Trisagio la funzione continua in Chiesa. La cerimonia, più che lodare le virtù del defunto, le preghiere sottolineano la realtà della morte e la risurrezione di Cristo. Finita la cerimonia, si da l’addio al defunto che viene portato al cimitero, dove si svolge la terza parte. La religione ortodossa non prevede la tumulazione e la cremazione ma solo la sepoltura a terra (inumazione).

Per rito civile, si sottintende una commemorazione laica praticata in assenza di liturgie di qualsiasi credo. Il luogo può essere l’abitazione del defunto o più semplicemente un area del cimitero. Il rito, inizia con delle riflessioni sulla vita e sulla morte e delle letture (non religiose). L’officiante che può essere un familiare o un amico, segue con un elogio della persona, dove racconta il carattere e la vita. Il tutto può essere accompagnato dalla musica. In tutte le fasi si dovrebbe cercare di rispettare le volontà del defunto per creare una cerimonia il più possibile vicina al suo spirito.

Per quanto riguarda il rito musulmano, la sepoltura deve avvenire entro 24 ore dalla morte o comunque molto velocemente, per il rispetto che si deve provare nei confronti del defunto. Nel culto islamico il lavaggio della salma è un momento fondamentale, anche se rapido, e costituisce l’ultima purificazione. Il rito del lavaggio dura pochi minuti e viene preferibilmente affidato a persone anziane, rispettate dalla comunità: in caso la persona morta sia una donna è preferibile che il lavaggio sia praticato da una femmina, in caso sia un uomo da un maschio.
La salma viene avvolta in un telo bianco i cui lembi vengono sollevati via via che si procede. Il rito consiste in una abluzione più completa che inizia dalle estremità superiori, continua alle estremità inferiori e sale fino al capo, concludendosi con l’aspersione di acqua nel naso e nelle orecchie del defunto. Il corpo viene poi asciugato, profumato con essenze particolari, avvolto in un lungo telo bianco, deposto su una panca e ricoperto con un grande panno.
Quando si utilizza un cofano funebre la salma viene ugualmente lavata, profumata e avvolta nel telo bianco; tuttavia sarà il feretro ad essere ricoperto da un grande drappo. Il corpo del defunto, prima della sepoltura, viene portato nella moschea oppure in un luogo di preghiera.
Dopo la preghiera esistono due possibili strade: se la famiglia ha deciso di lasciare il corpo in Italia il feretro dovrà essere trasportato al cimitero e seppellito a contatto con la terra (il defunto dovrà essere posizionato su un fianco se uomo o sulla schiena se donna, con il volto semiscoperto affinché possa guardare verso La Mecca); se la famiglia predilige il rimpatrio il feretro sarà condotto all’aeroporto.

Forme di sepoltura

Tumulazione: per tumulazione si intende l’introduzione della bara, in un loculo in concessione o tomba privata. La cassa deve essere in legno esternamente e in zinco internamente. Il periodo di sosta nel loculo o tomba, prima di essere estumulata è minimo di 20 anni.

Inumazione: per inumazione si intende l’immissione della bara in terra. La cassa deve essere solo in legno. Il periodo di sosta nella terra, prima di essere esumata è minimo di 10 anni.

Cremazione: per cremazione si intende l’introduzione della bara dentro forni speciali. Le risultanti ceneri raccolte in una urna possono essere tumulale in loculo o tomba di famiglia, sparse in appositi spazi nei cimiteri, o conservate nell’abitazione di un parente. La stessa urna deve contenere le ceneri di una sola persona.

La Cremazione

Per richiedere la cremazione è necessario possedere i seguenti documenti:

  • Certificato di morte redatto dal medico necroscopo
  • Testamento olografo del defunto in cui si certifica la richiesta (disposizione testamentaria)
  • Eventuale iscrizione ad un’associazione legalmente riconosciuta per la cremazione

In mancanza di una specifica richiesta da parte del defunto, la volontà di accedere alla pratica della cremazione deve avvenire da parte del coniuge o del congiunto più vicino per grado parentela.

A cremazione avvenuta, le ceneri vanno conservate in apposite urne, le quali possono essere tumulate nel loculo, nella tomba di famiglia oppure affidate al congiunto o parente più prossimo, che può conservarle nella propria residenza. In ogni caso risulta fondamentale condividere questi aspetti con il Comune di residenza. L’Impresa Pido svolge anche questo tipo di servizio.